Informazioni per le pazienti

Preparazione della paziente agli interventi resettoscopici.
Alla paziente non viene praticata tricotomia, né clistere. Non viene inserito alcun catetere. Negli interventi a rischio di “intravasazione”(miomi con cospicua componente intramurale G1-G2) viene inserito, se necessario, il catetere durante l’intervento stesso. Tranne in casi particolari (pazienti con valvulopatie cardiache) non viene somministrato alcun antibiotico né prima né dopo l’intervento. Dopo l’intervento, si possono avere della perdite di sangue, più o meno saltuarie, che possono durare anche 2-3 settimane. Dopo la dimissione la paziente non deve osservare particolari accorgimenti, se non un’astinenza dai rapporti sessuali di qualche giorno. In genere consigliamo alla paziente di eseguire una visita di controllo dopo 7-10 giorni ed una isteroscopia dopo uno o due cicli per prevenire il formarsi di sinechie endocavitarie e verificare il buon esito dell’intervento.

Preparazione della paziente ad interventi di laparoscopia e laparotomia.
A queste pazienti viene praticata tricotomia alta e clistere. Il catetere viene inserito in sala operatoria (in anestesia), e nelle laparoscopie (sia diagnostiche che operative) viene rimosso al termine dell’intervento. Viene somministrato antibiotico prima dell’intervento e la mattina dopo.

Informazioni per la paziente che deve eseguire una isteroscopia diagnostica.
L’isteroscopia viene eseguita per poter visualizzare l’integrità del canale cervicale, della cavità uterina, dell’endometrio e degli osti tubarici e la patologia endouterina eventualmente presente (sinechie, polipi, miomi, setti, neoplasie endometriale ecc.). Nelle donne non in menopausa, tale esame deve essere eseguito sempre mei primi giorni dopo la mestruazione (questo è il periodo in cui è meno fastidiosa per la paziente l’esecuzione dell’esame e migliore è la visione all’interno della cavitè uterina). Non è necessaria alcuna preparazione farmacologica prima e dopo l’esame (se non, in pazienti con alcune cardiopatie, la somministrazione di un antibiotico). L’isteroscopia dura generalmente 2-3 minuti e non è un esame doloroso: di norma si potranno avvertire solamente dei fastidi crampiformi simil-mestruali, che scompaiono al massimo nel giro di poche ore. Dopo aver eseguito l’isteroscopia, la paziente deve rimanere distesa sul lettino qualche minuto, per poter evitare che insorga un fastidio alla scapola, che comunque dura pochi minuti, dovuto al passaggio della CO2 (usata durante l’esame per la sietnsione della cavità uterina) attraverso le tube. Talvolta, dopo l’esame, può essere presente per quanche giorno un lieve stillicidio ematico.



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